A tutti i cittadini che non sono in possesso della cittadinanza italiana.
La cittadinanza italiana può essere acquisita in vari modi:
Comune di Vado Ligure.
Acquisto della cittadinanza per matrimonio
Il coniuge, straniero o apolide, di cittadino italiano può acquistare – se in regola con gli ulteriori requisiti previsti dalla normativa - la cittadinanza italiana dopo il matrimonio:
Tali termini sono ridotti della metà in presenza di figli nati o adottati dai coniugi.
Il vincolo di coniugio deve permanere fino al momento dell’adozione del provvedimento.
Possono avanzare la richiesta di cittadinanza non solo il coniuge dello straniero naturalizzato prima della data del matrimonio, ma anche il coniuge di chi abbia acquistato la cittadinanza successivamente a tale data: in questo caso i due anni si dovranno conteggiare dal momento in cui il coniuge è divenuto cittadino italiano.
La richiesta può essere formulata, esclusivamente online, per il tramite della procedura indicata sul sito del Ministero dell’Interno.
Il richiedente dovrà dimostrare di possedere un adeguato livello di conoscenza della lingua italiana, non inferiore al livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue (QCER), attraverso titolo di studio o certificazione di ente certificatore riconosciuto. Ciò non si applica a coloro i quali hanno sottoscritto l’accordo di integrazione o sono titolari di permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo.
Il termine di conclusione del procedimento, che vedrà il giuramento presso gli uffici comunali, è di 48 mesi.
Acquisto della cittadinanza per residenza
Chi risiede in Italia regolarmente da almeno:
Può chiedere la cittadinanza italiana e lo Stato può concederla, valutando di caso in caso l’opportunità e l’esistenza dei requisiti.
Non è invece previsto il requisito della residenza per lo straniero che ha prestato servizio anche all’estero per lo Stato Italiano per almeno cinque anni.
La richiesta può essere formulata, esclusivamente online, per il tramite della procedura indicata sul sito del Ministero dell’Interno.
Il richiedente dovrà dimostrare di possedere un adeguato livello di conoscenza della lingua italiana, non inferiore al livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue (QCER), attraverso titolo di studio o certificazione di ente certificatore riconosciuto. Ciò non si applica a coloro i quali hanno sottoscritto l’accordo di integrazione o sono titolari di permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo.
Cittadinanza durante la minore età
La cittadinanza viene acquisita dal minore per:
La richiesta può essere formulata, esclusivamente online, per il tramite della procedura indicata sul sito del Ministero dell’Interno.
L'acquisto della cittadinanza italiana.
Per le domande cittadinanza a seguito di matrimonio presentate a partire dal 20 dicembre 2020 il termine massimo di conclusione dei procedimenti di concessione della cittadinanza italiana è di ventiquattro mesi prorogabili fino ad un massimo di trentasei mesi, ai sensi dell’art. 4, comma 5 del D.L. 21 ottobre 2020, convertito con modificazioni dalla legge 18 dicembre 2020, n. 173. Per le istanze presentate prima della suddetta data il termine di definizione è di quarantotto mesi.
Il giuramento è prestato entro 6 mesi dalla notifica del decreto, nel comune di residenza. La cittadinanza ha effetto, dal giorno successivo, rispetto alla prestazione del Giuramento.
Previsti 250,00€ di contributo da corrispondere al Ministero dell'Interno.
Nel caso della richiesta di cittadinanza per matrimonio e per residenza, l’istanza è formulabile esclusivamente per via telematica sul sito del Ministero dell’Interno. In tal senso si invita per ogni informazione a rivolgersi all’Ufficio Territoriale del Governo (“Prefettura”) competente per territorio.
Per quanto concerne i casi che coinvolgono direttamente l’Ufficio Stato Civile, si invita a rivolgersi ad esso negli orari d’ufficio, fissando eventualmente un appuntamento telefonico.
Normativa di riferimento
Legge 5 febbraio 1992, n. 91
D.P.R. 12 ottobre 1993, n. 572
D.P.R. 18 aprile 1994, n. 362
Legge 14 dicembre 2000, n. 379
D.L. 4 ottobre 2018, n. 113 (così come convertito in legge)