Le “acque reflue domestiche” sono le acque reflue provenienti da insediamenti di tipo residenziale e da servizi e derivanti prevalentemente dal metabolismo umano e da attività domestiche e la disciplina è normata dal D.Lgs. n. 152/06 e s.m.i.
Ai singoli cittadini ovvero ai titolari di attività produttive esclusivamente per i reflui domestici provenienti dall’abitazione o insediamento.
Quando non è obbligatorio l’allaccio alla pubblica fognatura - L.R. n. 43/95:
- art.26 (scarichi degli insediamenti civili nei corsi d’acqua naturali ed artificiali) comma 1: […] sono autorizzati ai sensi art. 19 se la distanza tra il confine dell'insediamento stesso e la pubblica fognatura è superiore a metri 300 o se la fognatura ha una quota superiore di 20 m rispetto al terreno dell'insediamento, salvo deroga da concedere sulla base di comprovate ragioni tecniche. […];
- art. 29 (autorizzazione agli scarichi sul suolo e negli strati superficiali del suolo) comma 2: gli scarichi delle pubbliche fognature della classe A nonché gli insediamenti civili della classe C a servizio di non oltre 50 abitanti complessivi, sono autorizzati qualora sia provata la difficoltà tecnica di allacciamento alla condotta fognaria principale, l’eccessivo onere economico e siano rispettate le condizioni di cui all’art. 22 comma 2 lettera a.
Modalità di avvio/Inizio del procedimento: Richiesta dell’interessato nei casi previsti dalla L.R. N. 43/95- L.R. n. 12/2017 – D. Lgs. n. 152/2006
Avvio dell’attività sottesa al procedimento: Immediato dalla data della segnalazione
Provvedimento finale: l’autorizzazione dello scarico, per gli scarichi domestici, è valida per 4 anni dal momento del rilascio e si intende tacitamente rinnovata ai sensi dall’art. 21 della L.R. n. 12/2017.
Normativa di riferimento: L.R. n. 43/95 – L.R. n. 12/2017 – D. Lgs. n. 152/2006
Eventuali passaggi esterni all’Amministrazione (pareri, commissioni ecc.; indicare se vincolanti o no): Parere tecnico ARPAL
Rimedi esperibili/strumenti di tutela a favore dell’interessato contro il provvedimento finale: Ricorso al TAR entro 60 gg. Ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 gg.
Tutto il territorio comunale
Presentazione istanza al Comune di Vado Ligure, utilizzando il modello di cui alle “LINEE GUIDA PER L’ISTRUTTORIA AUTORIZZATIVA DEI SISTEMI DI TRATTAMENTO DELLE ACQUE REFLUE DOMESTICHE ED ASSIMILATE”
Utilizzare il modello allegato alle “LINEE GUIDA PER L’ISTRUTTORIA AUTORIZZATIVA DEI SISTEMI DI TRATTAMENTO DELLE ACQUE REFLUE DOMESTICHE ED ASSIMILATE”
Autorizzazione
L’Autorizzazione è valida per 4 anni dal momento del rilascio e si intende tacitamente rinnovata ai sensi dall’art. 21 della L.R. n. 12/2017.
Il D.lgs.152/06 assegna 90 gg all’autorità competente per il rilascio dell’autorizzazione, in considerazione di ciò il Comune inoltra ad ARPAL la richiesta e ARPAL si riserva 45 gg per rispondere.
I termini temporali possono essere interrotti in caso di richiesta integrazioni al richiedente. La richiesta di integrazioni è inviata da ARPAL al Comune che ha l’onere di inoltrarla al richiedente l’autorizzazione; le integrazioni devono pervenire entro 6 mesi: scaduto tale termine, ARPAL comunica al Comune la chiusura della pratica.
L’istruttoria termina con la stesura di un parere, inviato da ARPAL al Comune richiedente l’istruttoria. Nel caso di parere favorevole e di successiva autorizzazione da parte del Comune, il titolare dello scarico, conformemente a quanto indicato nel provvedimento autorizzativo, deve comunicare al Comune la data di attivazione dello scarico ed allegare una dichiarazione di esecuzione dell'impianto in conformità al progetto approvato.
PARERE TECNICO ARPAL
Istanza in Marca da bollo da 16 euro e marca da bollo da 16 euro anche per ’autorizzazione
Diritti di istruttoria da pagare ad ARPAL
Modalità di pagamento - Presentare ricevuta di avvenuto pagamento ad ARPAL
Oppure, puoi prenotare un appuntamento e presentarti presso gli uffici.
Ultimo aggiornamento: 03/09/2024, 15:47